Vasco e l'asciugamano bianco



Riflessione di un fan di Vasco

Vasco non lo vivi appieno durante il concerto, perche' sei troppo agitato, troppo stravolto da cio' che ti arriva in faccia senza nemmeno la protezione dell'eta'.
E' qualcosa di troppo veloce, di terrificante per la tua placida anima abituata alle finte certezze di una vita tranquilla.
Vasco lo vivi DOPO, quando non c'è piu', quando quell'asciugamano bianco gli va sulla schiena e la notte nera ti avvolge mentre cammini e guardi la gente con aria indifferente.
Vasco lo senti dentro quando ti lascia solo, quando vai a "morire" dentro una macchina, dentro una stanza d'albergo, dentro una casa che ti sembra una galera per i tuoi sogni.
Vasco è presenza quando non c'è.
Vasco è dentro di te, quando tu lo canti a bassa voce in mezzo al traffico della tua citta' fatta sempre dalle solite facce.
Vasco è solitudine, frustrazione, dolore, distacco, amarezza che esplode dentro, diga che sfonda l'anima e travolge tutto quel che rimane di te.
Vasco è una canzone che canti, ma soprattutto è un momento che ricordi.
Lì,da solo con te.

Luca8593

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