Dal 16 gennaio 2011 la domenica sera su Telechiara, 8 concerti con l’introduzione del Maestro Claudio Scimone
Un viaggio musicale sulle note che hanno reso celebri “I Solisti Veneti”, l’’orchestra da camera più popolare in Italia e all’estero che ha celebrato 50 anni di attività. Proprio per l’importanza culturale rivestita dall’attività della formazione musicale padovana, fondata e diretta da Claudio Scimone (le cui esecuzioni sono state definite dalla critica “un messaggio di superiore umanità fra il Veneto, l’arte veneta e il mondo”) Telechiara dedica 8 serate, tutte le domeniche alle 21.15, a partire da domenica 16 gennaio, per farne conoscere, divulgarne e approfondirne la storia e il repertorio.
In cinquant'anni di attività “I Solisti Veneti” hanno esportato la musica veneta in tutto il mondo con olre 5500 concerti in più di 80 Paesi e nei principali Festival internazionali, ai quali si aggiunge una vastissima produzione discografica di oltre 350 titoli per le più importanti case a distribuzione mondiale. Nel corso della loro carriera, hanno suonato nei più importanti templi della musica, dal teatro La Fenice di Venezia al
Lincoln Center di New York, talora con i più noti interpreti della musica classica, come Itzaak Perlman, Salvatore Accardo, Uto Ughi, o della lirica, come Placido Domingo e Cecilia Gasdia, oltre che con artisti del teatro e della musica leggera come Massimo Ranieri, Lucio Dalla, Gino Paoli.
Il primo appuntamento della serie, intitolata “50 anni con i Solisti Veneti”, è un filmato in bianco e nero, realizzato dalla Rai nel 1973 a cura di Paolo Scandaletti in cui viene presentata la giornata tipo e l’attività de”I Solisti Veneti”in quel periodo, dalle prove ai concerti, alle lezioni-concerto nelle scuole medie e all’ insegnamento nei Conservatori, alle serate conviviali dopo l’esecuzione. Emerge uno spaccato dell’attività culturale di quegli anni, e dell’apporto fondamentale dato dal Maestro Claudio Scimone alla storia della musica per aver scoperto e restituito al patrimonio collettivo molte inediti dei secoli scorsi fra cui molti Concerti e Sonate di Giuseppe Tartini. , il “Maestro delle Nazioni” , primo violino e “Maestro di Concerto “ della Cappella di Sant’Antonio.
Nel secondo appuntamento dedicato al Maestro Scimone e ai Solisti Veneti viene messa in onda la “Missa Solemnis” di Beethoven, registrata alla Basilica del Santo in occasione del concerto tenuto per le celebrazioni degli 800 Anni di Sant’ Antonio da Padova. Di tale opera , considerata una delle vette più sublimi della musica religiosa, in cui emergono prepotentemente la spiritualità e la fede di Beethoven, il Maestro Scimone, ci guida a scoprire e cogliere i significati e le complessità anche tecniche e a ricostruire la storia e gli aneddoti legati alla profonda ispirazionedel grande genio ottocentesco.
Il terzo appuntamento musicale con “I Solisti Veneti” è dedicato al “Requiem” di Mozart e al “Miserere” di Ferdinando Bertoni, grande operista e Maestro di Cappella a San Marco in Venezia, registrati nell’ambito del Veneto Festival 1997 nella Basilica di Sant’Anastasia a Verona
Claudio Scimone ci guida attraverso il percorso drammatico che contraddistingue il “Requiem”, scritto dal compositore per se stesso sul letto di morte : un brano la cui esecuzione è tragicamente coinvolgente per l’interprete da cui richiede inevitabilmente l’immedesimazione totale e in cui – come spiega il Maestro – “bisogna passare attraverso la sofferenza e l’espressione della protesta del grandissimo genio che si spegne a soli 36 anni” .
Il quarto appuntamento è dedicato alla musica sacra di Antonio Vivaldi - in particolare alle note del famoso “Gloria”- registrata a San Marco in Venezia e nella Cappella degli Scrovegni a Padova . Insieme a Tartini e Albinoni, Vivaldi rappresenta uno dei compositori più eseguiti dall’orchestra padovana. Se Antonio Vivaldi, sacerdote famoso anche come il “Prete Rosso” , è noto soprattutto per la musica strumentale, le pagine che ci propongono i Solisti Veneti, ci mostrano l’altissimo livello spirituale, tecnico ed espressivo della sua opera religiosa.
Il quinto appuntamento è dedicato ai concerti per flauto e archi di Vivaldi, registrati nel Palazzo Ducale di Venezia ed eseguiti, con “I Solisti Veneti”, da Sir James Galway, il più famoso flautista vivente, e da sua moglie Lady Jeanne. Nei brani emerge la grande sapienza di Vivaldi nella ricerca e creazione della più grande varietà e ricchezza di stupendi colori strumentali anche con formazioni strumentali numericamente ridotte, che giustifica il meritato appellativo, attribuito al compositore in tempi moderni , di “pittore della musica”. In questa registrazione, i brani e l’ambientazione rappresentano un tutt’uno. Anche il contesto contribuisce alla resa dell’esecuzione: Palazzo Ducale evoca le atmosfere tempestose , radiose o notturne descritte nei brani del compositore barocco. Singolari passi virtuosistici nell’esecuzione di Galway lasciano letteralmente a bocca aperta.
Anche il sesto appuntamento è dedicato alle musiche del “Prete Rosso”, Antonio Vivaldi con “Le stagioni nelle ville venete”
Qui oltre alle pagine musicali, fra le più famose della storia , a parlare insieme alle note sono le architetture delle ville palladiane (con gli affreschi del Tiepolo, del Veronese e di altri) , nelle quali sono stati registrati i brani, e l’effetto suggestivo di una natura “riprodotta in note”. Le quattro ”Stagioni” sono delle raccolte di immagini , quasi “fotografie”, dell’epoca attraverso cui Claudio Scimone con “I Solisti Veneti” e i due violini solisti Lucio Degani e Chiara Parrini , guida l’ascoltatore e gli permette di percepire lo scorrere dei ruscelli, il canto degli uccelli , il latrato dei cani, il pianto dei pastorelli , la tempesta d’estate , le notti silenziose...
Nel settimo appuntamento musicale, nella splendida cornice del Palazzo della Ragione di Padova, “I Solisti Veneti” eseguono in “prima mondiale” la Serenata il “Concilio Dei Pianeti” di Tomaso Albinoni con la partecipazione del soprano Chiara Taigi (che interpreta l’Eternità) la Mezzosoprano Laura Brioli (che interpreta Giove) e il tenore Josè Luis Sola(che interpreta Marte). Si tratta di un concerto particolare, in cui – grazie alla affascinante regia di Stefano Poda - voci e danza si intrecciano nel contesto veramente unico del Palazzo della Ragione per celebrare il quattrocentesimo anniversario delle ricerche sulla luna di Galileo Galilei. Si tratta non di un’opera lirica ma di una Serenata scritta per celebrare la nascita di un delfino di Francia, in cui i Pianeti lodano il nascituro e ne cantano la futura grandezza.
L’ultimo della serie di concerti è un “gala” musicale di eccezione che si è svolto al Teatro La Fenice di Venezia nel 2008 in occasione della consegna a Claudio Scimone del premio dell’ Associazione Rubinstein “Una vita nella musica” . Grandissimi solisti della lirica e della musica strumentale si alternano con i solisti dell’ Orchestra nel comporre , con l’esecuzione di brani famosi , una serata celebrativa che è entrata nella storia del Premio – da molti definito il Nobel della musica – e della vita musicale veneziana. Per rendere omaggio al Maestro Scimone e a “I Solisti Veneti” si sono esibite stelle internazionali del calibro di June Anderson (giunta appositamente dall’ America per eseguire con I Solisti la famosa “Casta Diva” di Bellini) , Dimitra Teodossiou, Cecilia Gasdia, Simion Stanciu con il suo flauto di Pan, ma non solo. Tra le “attrazioni “ della serata, tutta volta ad onorare il talento dei Solisti Veneti e la loro capacità di veicolare la musica classica anche al pubblico più vasto, c’è anche un simpatico duetto a passi di danza con Massimo Ranieri. Musica di alta qualità,grande commozione ma anche ironia e leggerezza.
Un viaggio musicale sulle note che hanno reso celebri “I Solisti Veneti”, l’’orchestra da camera più popolare in Italia e all’estero che ha celebrato 50 anni di attività. Proprio per l’importanza culturale rivestita dall’attività della formazione musicale padovana, fondata e diretta da Claudio Scimone (le cui esecuzioni sono state definite dalla critica “un messaggio di superiore umanità fra il Veneto, l’arte veneta e il mondo”) Telechiara dedica 8 serate, tutte le domeniche alle 21.15, a partire da domenica 16 gennaio, per farne conoscere, divulgarne e approfondirne la storia e il repertorio.
In cinquant'anni di attività “I Solisti Veneti” hanno esportato la musica veneta in tutto il mondo con olre 5500 concerti in più di 80 Paesi e nei principali Festival internazionali, ai quali si aggiunge una vastissima produzione discografica di oltre 350 titoli per le più importanti case a distribuzione mondiale. Nel corso della loro carriera, hanno suonato nei più importanti templi della musica, dal teatro La Fenice di Venezia al
Lincoln Center di New York, talora con i più noti interpreti della musica classica, come Itzaak Perlman, Salvatore Accardo, Uto Ughi, o della lirica, come Placido Domingo e Cecilia Gasdia, oltre che con artisti del teatro e della musica leggera come Massimo Ranieri, Lucio Dalla, Gino Paoli.
Il primo appuntamento della serie, intitolata “50 anni con i Solisti Veneti”, è un filmato in bianco e nero, realizzato dalla Rai nel 1973 a cura di Paolo Scandaletti in cui viene presentata la giornata tipo e l’attività de”I Solisti Veneti”in quel periodo, dalle prove ai concerti, alle lezioni-concerto nelle scuole medie e all’ insegnamento nei Conservatori, alle serate conviviali dopo l’esecuzione. Emerge uno spaccato dell’attività culturale di quegli anni, e dell’apporto fondamentale dato dal Maestro Claudio Scimone alla storia della musica per aver scoperto e restituito al patrimonio collettivo molte inediti dei secoli scorsi fra cui molti Concerti e Sonate di Giuseppe Tartini. , il “Maestro delle Nazioni” , primo violino e “Maestro di Concerto “ della Cappella di Sant’Antonio.
Nel secondo appuntamento dedicato al Maestro Scimone e ai Solisti Veneti viene messa in onda la “Missa Solemnis” di Beethoven, registrata alla Basilica del Santo in occasione del concerto tenuto per le celebrazioni degli 800 Anni di Sant’ Antonio da Padova. Di tale opera , considerata una delle vette più sublimi della musica religiosa, in cui emergono prepotentemente la spiritualità e la fede di Beethoven, il Maestro Scimone, ci guida a scoprire e cogliere i significati e le complessità anche tecniche e a ricostruire la storia e gli aneddoti legati alla profonda ispirazionedel grande genio ottocentesco.
Il terzo appuntamento musicale con “I Solisti Veneti” è dedicato al “Requiem” di Mozart e al “Miserere” di Ferdinando Bertoni, grande operista e Maestro di Cappella a San Marco in Venezia, registrati nell’ambito del Veneto Festival 1997 nella Basilica di Sant’Anastasia a Verona
Claudio Scimone ci guida attraverso il percorso drammatico che contraddistingue il “Requiem”, scritto dal compositore per se stesso sul letto di morte : un brano la cui esecuzione è tragicamente coinvolgente per l’interprete da cui richiede inevitabilmente l’immedesimazione totale e in cui – come spiega il Maestro – “bisogna passare attraverso la sofferenza e l’espressione della protesta del grandissimo genio che si spegne a soli 36 anni” .
Il quarto appuntamento è dedicato alla musica sacra di Antonio Vivaldi - in particolare alle note del famoso “Gloria”- registrata a San Marco in Venezia e nella Cappella degli Scrovegni a Padova . Insieme a Tartini e Albinoni, Vivaldi rappresenta uno dei compositori più eseguiti dall’orchestra padovana. Se Antonio Vivaldi, sacerdote famoso anche come il “Prete Rosso” , è noto soprattutto per la musica strumentale, le pagine che ci propongono i Solisti Veneti, ci mostrano l’altissimo livello spirituale, tecnico ed espressivo della sua opera religiosa.
Il quinto appuntamento è dedicato ai concerti per flauto e archi di Vivaldi, registrati nel Palazzo Ducale di Venezia ed eseguiti, con “I Solisti Veneti”, da Sir James Galway, il più famoso flautista vivente, e da sua moglie Lady Jeanne. Nei brani emerge la grande sapienza di Vivaldi nella ricerca e creazione della più grande varietà e ricchezza di stupendi colori strumentali anche con formazioni strumentali numericamente ridotte, che giustifica il meritato appellativo, attribuito al compositore in tempi moderni , di “pittore della musica”. In questa registrazione, i brani e l’ambientazione rappresentano un tutt’uno. Anche il contesto contribuisce alla resa dell’esecuzione: Palazzo Ducale evoca le atmosfere tempestose , radiose o notturne descritte nei brani del compositore barocco. Singolari passi virtuosistici nell’esecuzione di Galway lasciano letteralmente a bocca aperta.
Anche il sesto appuntamento è dedicato alle musiche del “Prete Rosso”, Antonio Vivaldi con “Le stagioni nelle ville venete”
Qui oltre alle pagine musicali, fra le più famose della storia , a parlare insieme alle note sono le architetture delle ville palladiane (con gli affreschi del Tiepolo, del Veronese e di altri) , nelle quali sono stati registrati i brani, e l’effetto suggestivo di una natura “riprodotta in note”. Le quattro ”Stagioni” sono delle raccolte di immagini , quasi “fotografie”, dell’epoca attraverso cui Claudio Scimone con “I Solisti Veneti” e i due violini solisti Lucio Degani e Chiara Parrini , guida l’ascoltatore e gli permette di percepire lo scorrere dei ruscelli, il canto degli uccelli , il latrato dei cani, il pianto dei pastorelli , la tempesta d’estate , le notti silenziose...
Nel settimo appuntamento musicale, nella splendida cornice del Palazzo della Ragione di Padova, “I Solisti Veneti” eseguono in “prima mondiale” la Serenata il “Concilio Dei Pianeti” di Tomaso Albinoni con la partecipazione del soprano Chiara Taigi (che interpreta l’Eternità) la Mezzosoprano Laura Brioli (che interpreta Giove) e il tenore Josè Luis Sola(che interpreta Marte). Si tratta di un concerto particolare, in cui – grazie alla affascinante regia di Stefano Poda - voci e danza si intrecciano nel contesto veramente unico del Palazzo della Ragione per celebrare il quattrocentesimo anniversario delle ricerche sulla luna di Galileo Galilei. Si tratta non di un’opera lirica ma di una Serenata scritta per celebrare la nascita di un delfino di Francia, in cui i Pianeti lodano il nascituro e ne cantano la futura grandezza.
L’ultimo della serie di concerti è un “gala” musicale di eccezione che si è svolto al Teatro La Fenice di Venezia nel 2008 in occasione della consegna a Claudio Scimone del premio dell’ Associazione Rubinstein “Una vita nella musica” . Grandissimi solisti della lirica e della musica strumentale si alternano con i solisti dell’ Orchestra nel comporre , con l’esecuzione di brani famosi , una serata celebrativa che è entrata nella storia del Premio – da molti definito il Nobel della musica – e della vita musicale veneziana. Per rendere omaggio al Maestro Scimone e a “I Solisti Veneti” si sono esibite stelle internazionali del calibro di June Anderson (giunta appositamente dall’ America per eseguire con I Solisti la famosa “Casta Diva” di Bellini) , Dimitra Teodossiou, Cecilia Gasdia, Simion Stanciu con il suo flauto di Pan, ma non solo. Tra le “attrazioni “ della serata, tutta volta ad onorare il talento dei Solisti Veneti e la loro capacità di veicolare la musica classica anche al pubblico più vasto, c’è anche un simpatico duetto a passi di danza con Massimo Ranieri. Musica di alta qualità,grande commozione ma anche ironia e leggerezza.
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